L’analisi si esegue come esame di routine, di controllo, perché l’aumento dei trigliceridi è un importante fattore di rischio per l’aterosclerosi e incide sulle malattie del cuore e sul diabete. Associato a questo esame è consigliabile eseguire anche le analisi del colesterolo (totale, HDL, colesterolo LDL), esami strettamente connessi a quello dei trigliceridi. Se, infatti, anche questi valori sono alterati, i fattori di rischio aumentano.
VALORI NORMALI
40-170 mg/dl
● Se il valore dei trigliceridi è più alto del normale, potrebbe essere associato ad una dieta sbilanciata perché vengono ingeriti troppi zuccheri o grassi (come, per esempio, burro, olio, grasso dei salumi e della carne, dolci), ma può anche essere il segnale di malattie più preoccupanti, come l’ipertiroidismo (eccessiva produzione di ormone tiroideo) o diabete mellito mal controllato (alterazione nel metabolismo degli zuccheri). Anche l’assunzione regolare di anticoncezionali orali (la pillola) determina spesso un aumento dei trigliceridi.
● Se il loro valore aumenta e si attesta sui 170-250 millilitri per decilitro di sangue, i valori sono considerati al limite e, se presenti altri fattori di rischio, andrebbero trattati con una dieta bilanciata (per esempio, ricca di pesce e verdure). I principali fattori di rischio che incidono sull’interpretazione del valore dell’analisi (che deve essere effettuata dal medico) sono rappresentati, per esempio, dal colesterolo “cattivo” (LDL) alto e da quello “buono” (HDL) basso o dalla presenza di una malattia del cuore o da predisposizione genetica dovuta a familiarità (cioè qualche parente in famiglia ha i trigliceridi alti) o se la persona fuma o ha un’età avanzata o, ancora, se soffre di diabete.
● Se il loro valore aumenta oltre i 250 millilitri per decilitro di sangue, i valori sono troppo alti e devono essere trattati con una dieta adeguata consigliata dal medico (per esempio, ricca di verdure che riducono il trasferimento dei grassi nel sangue, oppure con l’utilizzo di zuccheri complessi come quelli derivati da pasta o riso integrali) o, addirittura, con un trattamento farmacologico. In genere, un aumento notevole dei trigliceridi nel sangue è determinato da fattori genetici ed ereditari. Molte persone hanno un metabolismo dei trigliceridi “lento”, pertanto, se associano un pasto grasso all’assunzione di alcolici possono avere per un tempo più prolungato i trigliceridi a valori elevati nel sangue, ma dopo il ritorno alla dieta normale il loro dosaggio si ristabilizza.
● Se il loro valore è più basso del normale, l’alterazione può essere causata da una malnutrizione, cioè da una dieta con pochi zuccheri o grassi.
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