I globuli rossi, come si sa, non sono identici nella loro struttura e proprio per questo non è possibile trasferire indiscriminatamente il sangue da una persona all’altra.
Il sangue delle persone si distingue in quattro gruppi sanguigni (e ognuno eredita il proprio gruppo dai genitori):
● Gruppo O (zero) [ Una persona di gruppo O (zero) non possiede né la sostanza A, né la sostanza B sui globuli rossi e presenta nel plasma sia gli anticorpi anti-A sia gli anticorpi anti-B (questo significa, per esempio, che potrà ricevere sangue solo del gruppo O (zero)]
● Gruppo A [Una persona di gruppo sanguigno A possiede la sostanza A nei globuli rossi e anticorpi anti-B nel plasma]
● Gruppo B [Una persona di gruppo B possiede la sostanza B sui globuli rossi e anticorpi anti-A nel plasma]
● Gruppo AB [Una persona di gruppo AB presenta entrambe le sostanze A e B sui globuli rossi e nessun anticorpo naturale nel plasma]
Un secondo tipo di distinzione dei gruppi sanguigni è rappresentata dal fattore Rh, che contraddistingue il sangue delle persone ed è un fattore che consente di determinare la comparsa di agglutinine specifiche nel sangue di altri individui. Le agglutinine sono anticorpi capaci distruggere i globuli rossi contenenti antigeni di gruppo diverso tramite una reazione chiamata agglutinazione.
Come per gli antigeni del sistema A, B, AB, O, anche la presenza o l’assenza del fattore Rh è ereditaria ed in base a questa le persone vengono suddivise in due gruppi:
● Rh+ (positivo) in cui è presente l’antigene Rh
● Rh- (negativo) in cui manca l’antigene Rh
Se il sangue Rh- entra a contatto con il sangue Rh+ (ad esempio una futura mamma tramite il feto) questo provoca nel sangue della madre Rh- la comparsa di anticorpi capaci di agglutinare il sangue Rh+ del feto provocandone danni.
La ricerca del gruppo sanguigno e del fattore Rh serve:
In caso di gravidanza, a valutare le possibili interferenze fra il sangue della mamma e il sangue del feto, il cui gruppo sanguigno è diverso da quello della mamma in quanto ereditato dal papà. Durante la gravidanza e al momento del parto, infatti, può esservi un contatto tra i globuli rossi del neonato e quelli della mamma, per cui la madre produce anticorpi contro il sangue “estraneo” del figlio, di gruppo diverso perché ereditato dal papà, che potrebbero distruggere i globuli rossi del feto causando particolari malattie come la MEN-Malattia Emolitica del Neonato. La conoscenza del gruppo sanguigno di entrambi i genitori, però, permette di poter prevedere queste situazioni e, mediante esami particolari come il test di Coombs, durante la gravidanza è possibile monitorare la produzione di anticorpi della mamma contro i globuli rossi del feto.
Per eseguire trasfusioni di sangue in persone, per esempio, durante lo svolgimento di operazioni chirurgiche per evitare reazioni di rigetto dell’organismo contro i globuli rossi che sono stati trasfusi. In passato, questa analisi veniva utilizzata anche per accertare la paternità di un figlio, ma è ormai stata surclassata in questo campo dall’analisi del DNA. Come si fa Si tratta di un semplice prelievo di sangue per cui non è necessario essere a digiuno perché l’alimentazione non influisce sul risultato, né, tantomeno, i farmaci.
La determinazione del gruppo sanguigno può avere i seguenti risultati:
A: si appartiene al gruppo sanguigno A
B: si appartiene al gruppo sanguigno B
AB:si appartiene al gruppo sanguigno AB
O (zero):che si appartiene al gruppo sanguigno O (zero).
Nel referto è indicato anche il fattore Rh, eseguito con la stessa analisi, il cui risultato può essere: Rh + (fattore Rh positivo); Rh- (fattore Rh negativo).
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